Le fortune turistiche di Gmunden iniziarono già nel '800 quando la
casa
reale di Hannover la scelse come meta abituale per le vacanze estive.
Arrivarono altri nobili europei e anche
Francesco Giuseppe, l'imperatore
dell'Austria, fece spesso tappa qui prima di andare alla sua villa di Bad Ischl.
Anche molti musicisti e scrittori vennero spesso qui, i più famosi furono i compositori
Johannes Brahms, Franz Schubert
e
Anton Bruckner e lo scrittore
Friedrich
Hebbel e, più recentemente,
Thomas Bernhard che morì a
Gmunden nel 1989 (la sua tomba è nel cimitero di Grinzing, a Vienna). Il
grande numero di castelli e di ville sontuose a Gmunden e nei suoi dintorni
sono testimoni dei numerosi illustri ospiti.
Prima, nel medioevo, la città era dedita al commercio del sale, uno degli
affari più interessanti, economicamente, per l'epoca che rese la città
piuttosto ricca e importante. Infatti, il palazzo rinascimentale
Kammerhof
(del 1450) all'epoca fu sede dell'ente imperiale che controllava il
commercio del sale nella zona. Qui fu anche firmato, nel 1514, il primo trattato
tra l'imperatore Massimiliano e lo Zar della Russia. Oggi, questo bel palazzo ospita lo
Stadtmuseum (museo civico) con molte curiosità sulla
storia della
città e sulla
ceramica locale, il
Brahmsmuseum e
l'archivio di Hebbel.
Ma già nel '500 la
città era nota anche per un'altra cosa: per la produzione delle sue
inconfondibili
ceramiche che ancora oggi sono un prodotto tipico e
apprezzato di questa bella cittadina sulle sponde settentrionali del lago
Traunsee. Il
castelletto Weyer, nell'omonimo quartiere di
Gmunden, ospita un museo della porcellana, anche se è dedicato alla
porcellana di Meißen, il grande concorrente di Gmunden in questo campo.
Da non mancare: la bella passeggiata lungo il lago (di 2 km) che parte dal
municipio nel centro
storico di Gmunden e arriva fino ai
due castelli Ort (vedi sotto).
Gmunden fa parte delle 17 cittadine
riunite nell'associazione
Kleine Historische Städte
in Österreich (Piccole Città Storiche
in Austria)