Hugo von Hofmannsthal
La produzione lirica e drammatica di Hofmannsthal prima del '900:
Hugo von Hofmannsthal nasce a Vienna nel 1874 dove compie 
studi sia giuridici che letterari. Adolescente precocemente maturo, scettico 
ma sensibile, inizia ancora liceale a comporre liriche. Nell'ultimo decennio 
dell'Ottocento produce il meglio di sé al punto da ripubblicare le opere di 
questo periodo nel volume Die Gedichte und kleinen Dramen 
nel 1911. Questi drammi lirici sono lamenti corali e 
vengono scritti in un ricco stile denso di immagini spesso struggenti, 
dotati di una malinconica musicalità tra lievi note miste di realtà, morte e 
sogno. Esse rientrano a pieno nel decadentismo viennese fin du Siecle e tra 
le più conosciute ricordiamo  Gestern, Der Tod des Tizian,
Der Tor und der Tod. Qui emerge la sua capacità di 
valorizzare e diluire le parole dove lo scrittore, esteta ed attore di sé, è 
già perennemente desideroso di diventare, di trasformarsi, di cambiare, 
incapace di vivere un amore vero e lasciando che morte e languore 
scandiscano la verità della propria anima.
Seguono altre opere drammatiche come Der Abenteurer und die Sängerin, 
una sorta di saggio che più di altri evidenzia una fitta indagine 
psicologica di trama e personaggi nella Venezia del XVIII secolo, alter ego 
di Vienna. Ma nonostante tutto la frattura fra l'esteta ed il mondo 
esteriore rimane. La società aristocratica in cui vive è a volte 
claustrofobica. Da un lato la voglia di cambiare, metamorfizzarsi, 
dall'altro l'esigenza di restare fedele a se stesso.
La collaborazione con Richard Strauss:
Con il nuovo secolo, conosciuto il musicista Richard Strauss 
che ritiene un collaboratore geniale, Hofmannsthal definisce i suoi versi 
come qualcosa senza slanci e fioriture, ma pieno di sostanza, pregnante, 
duttile. Una poesia fatta di dense vibrazioni.
Il 1900 corrisponde anche ad una fase di crisi come ci 
viene confermata nel Brief des Lord Chandos. Termina così 
la fine della produzione lirica; lo scrittore si rende conto che il suo 
linguaggio poteva ridursi a qualcosa di esclusivamente soggettivo, chiuso. 
Decide di riversare risorse e attenzioni al teatro. Rielabora e assorbe
Nietzsche relativamente 
all'origine della tragedia e ristruttura, riorganizza e ripropone in chiave 
moderna tragedie greche: Elektra è del 
	1904,
Ödipus und die Sphinx e 
	König Ödipus del 
	1906.
Hofmannsthal traccia dei parallelismi tra i destini delle fanciulle greche 
immortalate da Eschilo, 
	Sofocle ed 
Euripide con le giovani aristocratiche viennesi ingabbiate in una 
vita pilotata e decisa dall'esterno. Il linguaggio diventa decisamente più 
aspro che nelle liriche; si apre ad un realismo spesso spietato che suona in 
aperta contraddizione o meglio una parodia con l'estetismo originale dello 
scrittore.
	
	
	
Il "Jedermann" - il più grande successo di Hofmannsthal:
Nel 1911 ottiene un grande successo il dramma 
	
Jedermann, das Spiel vom Sterben des reiches Mannes ovvero 
	
Ognuno, il dramma della morte del ricco dove viene letteralmente 
contaminato dai misteri medievali e dal teatro barocco. Sul questo modello 
di stile, ma con mezzi moderni, il pezzo rivela Dio, la Morte, il Diavolo 
tra gli altri personaggi allegorici. Il personaggio principale chiamato 
Jedermann è improvvisamente di fronte alla morte che vuole confrontarsi con 
il suo creatore. Ha bisogno di una testimonianza della sua bontà, ma nessuno 
vuole accompagnarlo; solo le sue buone opere e la fede lo potranno 
convincere a diventare un buon cristiano, e quindi salvarsi dall’eterna 
dannazione.
Una nuova forma di dramma musicale:
Sempre nel 1911 viene alla luce 
	Der Rosenkavalier; 
l'anno successivo Ariadne auf Naxos. Questi costituiscono 
una nuova forma di dramma: musicale sì, ma corredato da un testo letterario 
completamente autonomo e scindibile, in grado di assumere una validità 
poetica a sé stante dalla cornice musicale appunto. Com'è facile intuire si 
fa più notevole e più profondo il supporto di Johann Strauss. 
Metafisica e simbolismo costellano Die Frau ohne Schatten. 
È con Der Schwierige che Hofmannsthal dipinge un acuto 
ritratto della monarchia asburgica in pieno tramonto attraverso la figura 
dell'aristocratico Hans Karl Bühl 
segnato dall'esperienza bellica che fatica a rientrare nella società 
viennese.
Saggi e prosa di Hofmannsthal:
Scrive il Buch der Freunde, vera antologia di testi e 
pensieri. Nel 1925 segue 
	Der 
Turm dove parla di responsabilità sociale. L'autore non si ferma ad 
un'unica tipologia produttiva come già abbiamo visto: si dedica a saggi 
letterari, racconti tra cui Das Erlebnis des Marschalls von 
Bassompierre, Reitergeschichte, oltre ad un 
romanzo in prosa incompiuto Andreas oder die Vereinigten.
La fondazione del Festival die Salisburgo:
Per tutta la vita Hofmannsthal rimane sostanzialmente un forte conservatore. 
Dopo la prima guerra mondiale si augura che l'Europa possa tornare a riappropriarsi dei valori autentici 
prebellici, quelli dell'Austria asburgica. In questo clima si concretizza l’idea 
di fondare a Salisburgo un festival: l’iniziativa già esisteva, ma veniva 
messa in pratica in maniera assai discontinua. Lo scrittore, il regista
Max Reinhardt e ancora una volta 
	Richard Strauss 
redigono un piano per il programma di quello che diventerà 
	
Salzburger Festspiele, uno dei più famosi festival al mondo di 
musica classica e opera lirica. La storica inaugurazione avvenne però il
22 agosto 1920 proprio con la rappresentazione del dramma
Jedermann. Solo nel 1921 si aggiunsero concerti che 
ampliarono la gamma di offerta degli allestimenti. L’idea era quella di far 
convergere attenzione, attori, cantanti, direttori d’orchestra e personaggi 
celebri che potessero elevare i molti aspetti della città, della nazione, 
della musica e della cultura in generale.
Hugo von Hofmannsthal - espressione della fine di un epoca:
Hugo von Hofmannsthal è considerato come l'espressione della fine di un'epoca, 
	quella dell'Austria asburgica e aristocratica. È 
l'anello di congiunzione tra il naturalismo e il simbolismo. Le sue opere 
teatrali sono raccolte di vocaboli lirici, evocano mistero e tentano di 
mettere in luce una visione del rapporto tra l'arte e la vita.
Hofmannsthal muore nel 
1929, all'età di 55 anni, per un'emorragia cerebrale.
	
Testo: 
 Daniele Brina
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