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Introduzione all'opera di Kafka |
Il seguente testo è preso dal libro "Wege zur deutschen Literatur" di
Luisa Martinelli Stelzer (vedi sotto). Ringrazio l'autrice
del gentile permesso di pubblicarlo qui. |
 Franz Kafka
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Non è facile affrontare la lettura dell'opera di Kafka: a seconda da quale punto di vista lo si voglia esaminare, si hanno interpretazioni alquanto diverse. Al primo approccio quello che Kafka scrive può sembrare veramente "assurdo". Eppure, con la giusta chiave di lettura, le sue opere risultano estremamente affascinanti, profonde e stimolanti. La chiave di lettura è data dalla conoscenza della personalità dell'autore. |
Es ist nicht leicht, sich dem Werk Kafkas zu nähern: Man kann es von mehreren Gesichtspunkten aus betrachten und wird jeweils zu ganz verschiedenen Interpretationen kommen. Bei der ersten Lektüre werden uns die Schriften Kafkas „absurd“ erscheinen. Aber wenn man den Zugang zu ihrer Lektüre gefunden hat, werden sie anregen und faszinieren und man wird ihre Tiefe erkennen. Der Schlüssel zu Kafkas Werk liegt in der Kenntnis der Persönlichkeit des Autors. |
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Per comprendere esattamente e gustare l'apparente assurdità della prosa kafkiana, sarebbe necessario infatti conoscere la sua particolare condizione di ebreo, figlio di ebrei da tempo inseriti in ambiente germanico (Praga) e perciò staccati dalle tradizioni ebraiche, ma non per questo pienamente accolti dal loro ambiente. Ancor di più sarebbe necessario conoscere il personale rapporto dello scrittore Kafka con la realtà, rapporto che egli stesso descrive con sorprendente lucidità e capacità introspettiva nei suoi diari e in alcune opere autobiografiche (esempio: "Brief an den Vater"). |
Man muss die besonderen Lebensumstände Kafkas kennen, um das scheinbar Absurde seiner Prosa verstehen und schätzen zu können: die Situation eines Juden, des Sohnes von Juden, die sich seit langem in die deutsche Atmosphäre von Prag eingelebt haben, sich deshalb also von der jüdischen Tradition gelöst haben, die aber trotzdem nicht vollkommen von ihrer neuen Umwelt akzeptiert werden. Noch wichtiger ist es, Kafkas persönliche Beziehung zur Wirklichkeit zu verstehen. Diese Beziehung beschreibt er selbst in seinen Tagebüchern und in einigen seiner autobiographischen Schriften (z.B. im „Brief an den Vater“) mit erstaunlicher Klarheit und Fähigkeit zur Selbsterkenntnis. |
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Come "chiave di lettura" viene qui proposta un'interpretazione di tipo psicologico, che è forse quella che trova più facile ed immediato riscontro in tutti gli scritti di Kafka. Kafka conosceva l'opera e l'attività di Freud ed egli stesso, ripetutamente, tentava di analizzarsi con un procedimento che potrebbe definirsi "psicoanalitico": ricordando cioè episodi determinanti della sua infanzia, ricostruendo il suo rapporto con i genitori e, in particolare, con il padre, la cui forte e robusta personalità agì da forza inibitrice sul delicato ragazzo. L'intera opera di Kafka si può forse definire un unico, sofferto diario: rappresenta infatti la volontà di uscire dalla solitudine e di dare sfogo, consistenza e chiarezza ai suoi sentimenti, primo fra tutti il senso di estraneità ed indifferenza nei confronti del mondo. |
Als Schlüssel zum Werk Kafkas versuchen wir hier eine psychologische Interpretation zu geben, eine solche erlaubt wohl am leichtesten und unmittelbarsten einen Zugang zu allen seinen Schriften. Kafka kannte die Werke und die Tätigkeit von Freud und versuchte wiederholt, sich mit „psychoanalytischer“ Methode selbst zu analysieren: d.h. er rief sich entscheidende Erlebnisse aus seiner Kindheit ins Gedächtnis zurück; er rekonstruierte das Verhältnis zu seinen Eltern und im Besonderen zu seinem Vater, dessen starke Persönlichkeit das zarte Kind einschüchterte. Man kann vielleicht das gesamte Werk Kafkas als ein einziges Tagebuch des Leidens betrachten: Es zeigt seinen Willen, sich aus der Einsamkeit zu befreien, seinen Gefühlen, vor allem dem Gefühl des Fremdseins und der Gleichgültigkeit der Welt gegenüber, Ausdruck zu verleihen und sich über sich selbst Klarheit zu verschaffen. |
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Kafka si sentiva incapace di vivere ed agire nella realtà come essere adulto consapevole e responsabile: per questo motivo rifiutò ad esempio di sposare la fidanzata Felice Bauer. Kafka non riusciva a sentirsi inserito nelle cose che lo circondavano, partecipe ed entusiasta degli affetti e degli avvenimenti che lo riguardavano: e mentre notava negli altri questa capacità di partecipazione e di adeguamento alla realtà, viveva come colpa personale la sua incapacità. L'incomprensione, la solitudine, l'indifferenza erano vissute da Kafka con la convinzione di esserne egli stesso (e solo lui) la causa. Il senso di colpa che ne derivava, sta quindi alla base di tutta la sua personalità, è una colpa metafisica, slegata da un concreto avvenimento. |
Kafka fühlte sich unfähig, als selbst- und verantwortungsbewusster Erwachsener zu handeln und in der Wirklichkeit zu leben. Aus diesem Grund weigerte er sich zum Beispiel auch, seine Verlobte Felice Bauer zu heiraten. Es gelang Kafka nicht, sich zu den anderen zugehörig zu fühlen, am Leben der Menschen, die ihn liebten, teilzuhaben und sich zu freuen an dem Positiven, was um ihn herum geschah. Während er bei den anderen diese Fähigkeit zur Teilnahme an der Wirklichkeit und zur Anpassung beobachtete, erlebte er seine Unfähigkeit hierzu als eine persönliche Schuld. Die Ursache für seine Einsamkeit und für seine Gleichgültigkeit und Verständnislosigkeit seiner Umwelt gegenüber glaubte Kafka bei sich selbst (und nur bei sich selbst) suchen zu müssen. Dieses Schuldgefühl prägt seine ganze Persönlichkeit, es ist das Gefühl einer metaphysischen Schuld, die an kein besonderes Erlebnis gebunden ist. |
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Il tema della colpa è ricorrente in tutta l'opera kafkiana. Tutti i suoi eroi sono colpevoli, ma essi non sono altro che la sua controfigura. Egli gioca addirittura con i nomi dei suoi personaggi: Herr K. in "Ein Traum"; Josef K. in "Der Prozeß"; Herr Samsa in "Die Verwandlung", dove le lettere S e M stanno al posto di K e F del suo cognome. In fondo la colpa di Kafka consiste nella sua incapacità di operare una chiara scelta fra il "suo" mondo, rappresentato dalla letteratura, e l'esistenza borghese, rappresentata dal lavoro (lavorava come impiegato presso una Compagnia di Assicurazioni), dal matrimonio e dalla famiglia. Non seppe mai conciliare le due direzioni e per questo si sentiva alienato dalla società ed inappagato nei suoi bisogni. Era convinto che solo chi riesce a vivere fino in fondo la razionalità borghese, non lasciando spazio all'irrazionalità e all'insicurezza, possa sopravvivere. |
Das Thema der Schuld kehrt bei Kafka immer wieder. Alle Hauptpersonen seiner Werke sind schuldig, aber alle sind nichts anders als sein Ebenbild. Sogar mit den Namen seiner Helden spielt er: Herr K. in „Ein Traum“, Josef K. in „Der Prozess“, Herr Samsa in „Die Verwandlung“ (hier stehen die Buchstaben „S“ und „M“ für das „K“ und das „F“ seines Familiennamens). Im Grunde genommen besteht Kafkas Schuld in seiner Unfähigkeit, eine klare Wahl zu treffen zwischen „seiner Welt“ – d.h. der Welt der Literatur – und dem bürgerlichen Leben – d.h. der Welt der Arbeit (er arbeitete als Angestellter bei einer Versicherungsgesellschaft), der Ehe, der Familie. Es gelang ihm niemals, diese beiden Daseinsformenn miteinander auszusöhnen, so dass er sich in der Gesellschaft fremd und unbefriedigt fühlte. Seiner Meinung nach konnte nur derjenige überleben, der das bürgerliche Dasein rational und ohne Unsicherheit zu leben imstande war. |
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Questa colpa deve però essere punita: chi non sa adeguarsi è destinato all'auto-distruzione. La sua stessa malattia, la tubercolosi che lo porterà alla tomba a soli 41 anni, è la conseguenza di questa sua colpa. In un'epoca in cui non si parlava ancora di "malattie psicosomatiche", Kafka, con lucida intuizione, addita chiaramente l'origine della sua malattia nella debolezza della psiche. |
Diese Schuld muss jedoch bestraft werden: Derjenige, der sich nicht angleichen kann, ist der Selbstzerstörung ausgesetzt. Auch seine Krankheit, die Tuberkulose, an der er mit 41 Jahren starb, betrachtet Kafka als Folge dieser Schuld. In einer Zeit, in der man noch nicht von psychosomatischen Krankheiten sprach, sieht Kafka, mit klarer Intuition, den Ursprung der Krankheit in der Schwäche seiner Psyche. |
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Ed analogamente, per quasi tutti i suoi eroi, alla fine sopraggiunge la morte che, naturalmente, appare priva di senso. Un modo per sfuggire al peso di questo conflitto psicologico Kafka l'aveva trovato nell'attività letteraria. La possibilità di scrivere era considerata da Kafka la cosa più importante ed indispensabile per la sua esistenza, un mezzo quasi per non impazzire. A volte passava l'intera notte a scrivere, o addirittura usufruiva delle ferie per dedicarsi completamente a questa attività. Spesso i suoi racconti o i suoi romanzi hanno la caratteristica dei sogni, come se nella notte, mentre scriveva, fissasse sulla carta le sue fantasie, le sue allucinazioni. Ma proprio queste fantasie, questi sogni, appaiono più veri della stessa realtà, perché, mentre la realtà è apparenza, il sogno è intuizione, è interpretazione della realtà. |
In Analogie hierzu müssen fast alle seine Helden von einem sinnlosen Tod dahingerafft werden. Die einzige Art, sich diesem schweren Konflikt zeitweilig zu entziehen, gab es für Kafka in seinem literarischen Schaffen. Kafka betrachtete die Möglichkeit, schreiben zu können, als das Wichtigste in seinem Leben, als unerlässlich, um nicht dem Wahnsinn zu verfallen. Manchmal schreib er die ganze Nacht durch oder er widmete seine gesamte Urlaubszeit der schriftstellerischen Tätigkeit. Oft sind seine Erzählungen und seine Romane eine Art Träume. So hielt er in der Nacht seine Phantasievorstellungen und seine Halluzinationen auf dem Papier fest. Aber gerade diese Phantasien und Träume scheinen wahrer als die Wirklichkeit; während die Wirklichkeit Schein ist, ist der Traum Intuition, Deutung der Wirklichkeit. |
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Kafka scriveva essenzialmente per se stesso, non certo per un pubblico. Aveva infatti pregato l'amico Max Brod di bruciare, dopo la sua morte, tutti i manoscritti non ancora pubblicati. Fortunatamente l'amico non esaudì questo desiderio. |
Kafka schrieb im Wesentlichen für sich selbst, nicht für einen Leser: Er hatte denn auch seinen Freund Max Brod gebeten, alle seine noch nicht veröffentlichten Manuskripte nach seinem Tod zu verbrennen. Zum Glück erfüllte sein Freund diesen Wunsch nicht. |
Il testo in questa pagina è preso da: |
Wege zur deutschen Literatur - neu , 2 volumi, di Luisa Martinelli Stelzer Firenze, Bulgarini-Innocenti, 2001 |
Per saperne
di più: |
Il sito internet di Luisa Martinelli Stelzer è:
https://luimartin.altervista.org |
Vedi anche: |
Tutte
le pagine su Franz
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Introduzione alla lettura, Alla ricerca del padre, le
opere di Kafka in libreria, le opere online, links alle risorse di
internet. [capitolo] |
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Da Adalbert Stifter a Robert Musil. Gli scrittori
di Praga Rainer Maria Rilke e Franz Kafka.
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Tutte le pagine sulla letteratura di lingua tedesca
Da Goethe e Schiller a Grass e Böll. Dai Nibelunghi al Dottor Faust.
Sulla fiera dei libri a Francoforte e sul Projekt Gutenberg.
[pagine di www.viaggio-in-germania.de] |
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