Titolo della tesi:
Das Schloss: il romanzo di Kafka nel teatro, nell'opera e nel cinema
Autore della tesi: Daniel Trombini
Laurea conseguita a:
Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue
e Letterature Straniere
Anno accademico: 2004
Relatore:
Prof. Virgilio Bernardoni, Correlatore: Prof.ssa Eva
Banchelli
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Das Schloß è l’ultimo
dei tre romanzi dello scrittore praghese Franz Kafka, nato nella
capitale boema il 3 luglio 1883, e morto di tubercolosi in un
sanatorio a Kierling, nei pressi di Vienna, il 3 giugno 1924. Figura
importante non solo per la cultura e la letteratura tedesca,
fondamentale per il delinearsi del pensiero novecentesco europeo,
Kafka non ha mai confidato nelle proprie capacità di scrittore e la
sua opera, composta da racconti, frammenti, romanzi, lettere,
quaderni, diari e dissertazioni di medicina legale, ci è pervenuta
grazie all’ingerenza editoriale di Max Brod. Egli ne curò le prime
edizioni ed interpretazioni dopo la morte dell’autore e contro le
sue ultime volontà, giacché non tenne conto delle disposizioni
testamentarie dell’amico, secondo le quali avrebbe dovuto
distruggere tutti i manoscritti da lui lasciati. Vi aveva riversato
la propria vita e dovevano morire con lui.
Critici e studiosi
mossi dalle principali correnti ermeneutiche (teologia, marxismo,
psicanalisi, sociologia, esistenzialismo, decostruzionismo, etc.)
hanno tentato di dare un senso alle parole di Kafka, arrivando
spesso a risultati opposti, confutandosi l’uno con l’altro e
mettendo in evidenza, da un lato, la grandezza della sua opera,
capace di generare stimoli in tutte queste dottrine, dall’altro, i
limiti di un’interpretazione che sembra avere i mezzi per
avvicinarsi alla verità, ma di fatto non fa altro che perdersi, come
il protagonista del romanzo, nella ricerca e concretizzazione di se
stessa.
Perché allora porre nuovamente domande a questo
testo? Perché avventurarsi in un mondo già sufficientemente sondato
da insigni studiosi, con i quali certamente non si vuole cercare il
confronto? |
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