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Rainer Maria Rilke: vita e opere

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Rainer Maria Rilke
Rilke nello studio della Villa Strohl-Fern a Roma, nel 1904
foto:
Autore sconosciuto

Cenni biografici:

Nato a Praga nel 1875, figlio sensibilissimo e fragile di un modesto funzionario, fu avviato alla carriera militare: nel 1890, per cause rimaste oscure abbandonò la scuola militare di Mährisch-Weisskirchen. Dopo due anni a Linz, tornò a Praga dove preparò privatamente l'esame di licenza liceale (1895).

La sua precoce vocazione letteraria fu incoraggiata dalla madre. Nel 1896-1899 proseguì a Monaco e a Berlin gli studi di letteratura e di storia dell'arte. Fa il suo decisivo incontro con Lou Andreas-Salomé, con lei compie nel 1899 e nel 1900 due viaggi in Russia: incontra Tolstoj, il misticismo e il paesaggio russo. Nel 1900 entra a far parte di una colonia di artisti a Worpswede, presso Brema, dove aveva conosciuto la scultrice Clara Westhoff, che sposò dopo pochi mesi. Il matrimonio fallì presto. Rilke si trasferì a Paris dove, nel 1905, incontrò lo scultore Rodin, di cui divenne segretario fino al 1906 quando ruppe con lui.

Una nuova grave crisi psicologica, dovuta anche dall'incontro con la filosofia di Kierkegaard, provocò una nuova fase di in quietudine: tra il 1901 e il 1913 viaggia in europa meridionale e in africa settentrionale. Nel 1911 è ospite nel castello della principessa von Thurn-und-Taxis, a Duino, presso Trieste. Durante la guerra visse quasi sempre a Monaco. È poi nel castello di Muzot, nel Vallese, nel 1923. Rilke morì in un sanatorio di Valmont (Montreux, Svizzera) nel 1926, stroncato dalla leucemia, dopo terribili sofferenze.

L'opera di Rilke:

Della sua vocazione letteraria Rilke aveva una consapevolezza acuta e precoce. Vedeva in sé stesso una specie di mediatore della grazia. La sua prima raccolta poetica, Vita e canti (Leben und Lieder, 1894), poi ripudiata dall'autore, nel vago lirismo sentimentale mostra un giovane Rilke legato al decadentismo della fine del secolo. A essa seguirono Sacrificio al lari (Larenopfer, 1895), Incoronato di sogno (Traumgekrönt, 1896), Avvento (Advent, 1897).

Decisivo fu l'incontro con Lou Andreas-Salomé, l'intellettuale allora più anziana di lui di quindici anni, che era stata amica di Nietzsche e che sarebbe poi diventata allieva di Freud. In lei Rilke trovò un sostegno umano e artistico. A lei è dedicato un diario tenuto a Firenze durante la primavera del 1898, il cosid detto Quaderno di Firenze (Florenzer Tagebuch, pubblicato nel 1942), di grande importanza per la conoscenza della personalità dello scrittore in quel periodo della sua vita, influenzata dall'esempio di Nietzsche. Al 1899 risalgono la raccolta Per la mia gioia (Mir zu Feier), e il racconto lirico Il canto di amore e di morte dell'alfiere Christoph Rilke (Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke), opera che segna l'adesione di Rilke all'ideale neo-romanticista e che costituì il primo grande suc cesso di pubblico di Rilke.

Tra il 1899 e il 1903 Rilke scrisse le tre parti del Libro d'ore (Das Stundenbuch): L'opera, pubblicata in prima edizione nel 1905 (con frontespizio di W. Tiemann) fonda la fama del giovane Rilke. Essa esprime una religiosità terrestre, che si esplica nella mistica delle co se concrete e nell'esercizio artistico. Il tema è variato con una proliferazione inesauribile di metafore: tale ricchezza fa del libro una delle grandi creazioni verbali del tempo.
La poesia di Rilke "Das ist die Sehnsucht" su una casa a Leiden (Paesi Bassi)
La poesia di Rilke "Das ist die Sehnsucht" su una casa a Leiden (Paesi Bassi)
foto:
Tubantia
Influenzate dalle esperienze del viaggio russo sono le Storie del buon dio (Geschichten vom lieben Gott, 1900-1904), ciclo di racconti «narrati ai grandi per i bambini», nella quale Rilke dà voce alla presenza divina nella vita quotidiana. Il libro delle immagini (Das Buch der Bilder, 1902) che apparve poi in nuova edizione ampliata nel 1906, e che assegna un ulteriore affinamento delle sue qualità poetiche.

La severa concezione dell'arte e la disciplina morale di Rodin, come pure la conoscenza dell'opera di Cézanne (di cui fu allestita una mostra nel 1907), contribuirono a provocare un profondo mutamento in Rilke, evidente nelle Nuove poesie (Neue Gedichte, 1907 e 1908). In quest'opera Rilke cerca di fissare con precisione le immagini delle cose, per restituire alla realtà la pienezza del senso, andata perduta a causa del processo di merci ficazione che ha investito la società industriale.

Documentazione artistica, per molti aspetti rivoluzionaria, di una tormentosa condizione esistenziale, quella dell'artista chiu so nella propria interiorità, è il romanzo-dialogo autobiografico I quaderni di Malte Laurids Brigge (Die Aufzeichnungen des Malte Lauridts Brigge, 1910). Il protagonista, un giovane intellettuale inquieto, va a abitare malato e solo a Paris. Vi sperimenta la paura, la solitudine, la miseria, ma impara a vedere le cose, che mostrano certe parvenze per poi fluire in altre in un flusso con tinuo. È attratto dai derelitti, dai dementi, dai miserabili che finiscono con il dare alla città contorni ossessivi e allucinati. Annota in un suo diario sogni e incubi, reminiscenze dell'infan zia, momenti felici e dolorosi. Su tutto prevale il pensiero del la morte e la ricerca di dio.

RRilke iniziò nel 1911 la prima stesura delle Elegie duinesi (Duineser Elegien) a Duino, presso Trieste, ospite nel castello della principessa von Thurn-und-Taxis, che concluse nel 1923 nel castello di Muzot, nel Vallese. Seguirono i Sonetti a Orfeo (Sonette an Orpheus, 1923), e la raccolta postuma delle Poesie estreme (Späte Gedichte) caratterizzate da una limpida serenità. Siamo al culmine della maturità poetica di Rilke. in queste poesie, di grande e tersa audacia formale, Rilke si stacca nettamen te dalla cultura della crisi di fine secolo, per approdare a una nuova visione della vita: una visione che considera ancora l'uomo come possibile distruttore del mondo in quanto mercificatore, ma anche come suo possibile salvatore, quando sappia trasferirlo in un invisibile «spazio interiore», identificato e difeso dal verbo poetico. La necessità di preservare da ogni minaccia esterna questo spazio interiore era apparsa a Rilke in tutta la sua drammatica urgenza soprattutto di fronte alla prima guerra mondiale, cui aveva assistito con angoscioso sgomento.

Le nuove dimensioni della forma e del linguaggio esplorate e fissate da Rilke hanno esercitato un influsso determinante sulla poesia della prima metà del XX secolo europeo.
Questo articolo è pubblicato qui con il gentile permesso di Antenati - la letteratura europea
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